Molti miei pazienti si sono rivolti a me non perché soffrissero di qualche disturbo psicologico particolare ma perché riportavano difficoltà nel gestire le relazioni nei vari sistemi di appartenenza: lavorativo, sentimentale, familiare e/o amicale.
In questi casi l’attenzione viene riposta prevalentemente sugli stili comunicativi della persona che possono rivelare un comportamento passivo o aggressivo o passivo/aggressivo, quindi non efficace per avere buone relazioni. Imparando a comunicare in modo efficace, cioè assertivo, le proprie relazioni cambiano e cambia il nostro modo di percepirci e di comportarci.
Comunicare in modo assertivo significa essere in grado di comunicare i propri stati emotivi per richiamare l’empatia del nostro interlocutore, essere in grado di metterci altrettanto nei panni dei nostri interlocutori, non giudicare, saper dire di no senza sentirsi in colpa, sentirsi liberi di esprimere il proprio parere senza aggredire l’altro, ascoltare e dimostrare il nostro ascolto, essere consapevoli della nostra comunicazione non verbale ed essere in grado di usarla in modo efficace e coerente con ciò che stiamo dicendo.
Dopo un’attenta analisi del tipo di comunicazione del paziente, di seduta in seduta, vengono messi in luce i limiti e vengono dati precisi input su come è possibile non commettere tipici errori e vengono fornite precise strategie comunicative. All’inizio risulterà molto difficile perché la comunicazione è spontanea e densa di automatismi che non è facile smantellare. Dopo un po’ di esercizi, quando saranno lampanti i benefici della nuova comunicazione, diventerà spontaneo comunicare in modo assertivo. Come andare in bicicletta…