Capita che le coppie attraversino momenti di crisi per svariati motivi: nascite o crescite dei figli, figli che non arrivano, tradimenti, problemi sessuali, suoceri invadenti, malattie, stili comunicativi sbagliati, etc.
Nel caso di una crisi di coppia, se avverto l’esigenza di approfondire eventuali tematiche personali, invito i partner a fare qualche seduta individuale affinché io possa avere più dati sulla personalità di ciascuno.
Altrimenti procedo direttamente con sedute di coppia, in cui analizzo gli interscambi comunicativi e cerco di individuare quale sia la problematica di fondo che scatena i soliti litigi o incomprensioni. Ignoro i contenuti delle discussioni ma identifico il tipo di gioco relazionale che la coppia attua e propongo un cambiamento, dando regole (di un nuovo gioco) che possono accrescere una relazione che molto spesso è statica da diverso tempo.
In seduta i partner si sentono più autorizzati a dire ciò che davvero pensano perché si sentono in un luogo protetto dove ciò che diranno verrà trattato da un esperto.
Dalla mia esperienza, nel corso di una terapia di coppia, è necessario fare quello che io chiamo “aggiornamento dei bisogni”. Molto spesso lavoro con persone che non conoscono i propri attuali bisogni e tanto meno quelli del partner. Nella vita, crescendo o invecchiando, si cambia e cambiano anche i bisogni. La coppia, come un’entità che gode di vita propria e non come la somma di due persone, cresce e cambia anch’essa. Ma se i partner non si adattano ai cambiamenti, la coppia entra in crisi proprio perché c’è una resistenza al cambiamento. Se non si aggiornano i propri bisogni, si disperdono energie nel cercare di soddisfare vecchi bisogni e, quando si crede di averli soddisfatti, si avverte frustrazione perché sono bisogni del passato e non del presente.