Si perchè aiuta a trovare nuovi modi di pensarsi, pensare, relazionarsi e comunicare. Il paziente acquisisce, al termine del percorso, la capacità di decodificare le proprie emozioni e quelle altrui.
La psicoterapia è realmente utile?
Chi può rivolgersi allo psicoteraupeta sistemico-relazionale?
L’approccio sistemico-relazionale è particolarmente indicato per le persone che hanno difficoltà nei rapporti col partner, con i figli, con i genitori, con gli amici o i colleghi. In particolare può rivelarsi utile nei casi di problematiche evolutive da parte dei bambini o degli adolescenti. Si rivela efficace anche per stati d’ansia o depressivi e disturbi alimentari
Quanto dura il percorso teraupetico?
Può variare da un minimo di 5 sedute, ad un massimo di 20, a seconda dei casi specifici.
Come si svolgono le sedute?
Contrariamente all’idea più comune diffusa da cinema e letteratura, che vede il paziente sdraiato sul “lettino” in solitario monologo, le sedute di psicoterapia sistemico-relazionale prevedono il dialogo reciproco con lo psicologo, in comoda poltrona.
Lo psicoterapeuta può manipolare la mente dei pazienti?
Talvolta l’empatia e la capacità di ascolto dello psicoterapeuta, con la profonda comprensione dell’altro che ne deriva, tanto da anticipare i suoi pensieri, può indurre il paziente a pensare di essere manipolato. La sensazione è erronea ed è sintomo di sintonia con il proprio terapeuta.
La psicoterapia sistemico-relazionale è in grado di riconoscere e intervenire su stati di ansia e/o depressivi?
Le parole “ansia” e “depressione” vengono comunemente usate per definire molteplici stati d’umore che provocano disagio. Ogni individuo ha però il proprio personale tipo di ansia o di depressione e le sensazioni che ne derivano, soprattutto quelle fisiche, sono molto soggettive.
Il supporto di uno psicologo può servire per esplorare la propria ansia o depressione come se queste fossero degli scatoloni che possono contenere oggetti di vario ordine, ognuno legato ad un ricordo, a situazioni che ancora si verificano, a persone importanti della nostra vita. Aprire queste scatole e farne l’inventario permette di rivalutare gli oggetti riposti, di spostarli, di cambiare nome alle scatole o addirittura di svuotarle ed eliminarle per sempre.
Si può intraprendere un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale anche in caso di precedenti esperienze terapeutiche fallimentari?
La psicoterapia è realmente utile?
Chi può rivolgersi allo psicoteraupeta sistemico-relazionale?
L’approccio sistemico-relazionale è particolarmente indicato per le persone che hanno difficoltà nei rapporti col partner, con i figli, con i genitori, con gli amici o i colleghi. In particolare può rivelarsi utile nei casi di problematiche evolutive da parte dei bambini o degli adolescenti. Si rivela efficace anche per stati d’ansia o depressivi e disturbi alimentari
Quanto dura il percorso teraupetico?
Può variare da un minimo di 5 sedute, ad un massimo di 20, a seconda dei casi specifici.
Come si svolgono le sedute?
Contrariamente all’idea più comune diffusa da cinema e letteratura, che vede il paziente sdraiato sul “lettino” in solitario monologo, le sedute di psicoterapia sistemico-relazionale prevedono il dialogo reciproco con lo psicologo, in comoda poltrona.
Lo psicoterapeuta può manipolare la mente dei pazienti?
Talvolta l’empatia e la capacità di ascolto dello psicoterapeuta, con la profonda comprensione dell’altro che ne deriva, tanto da anticipare i suoi pensieri, può indurre il paziente a pensare di essere manipolato. La sensazione è erronea ed è sintomo di sintonia con il proprio terapeuta.
La psicoterapia sistemico-relazionale è in grado di riconoscere e intervenire su stati di ansia e/o depressivi?
Le parole “ansia” e “depressione” vengono comunemente usate per definire molteplici stati d’umore che provocano disagio. Ogni individuo ha però il proprio personale tipo di ansia o di depressione e le sensazioni che ne derivano, soprattutto quelle fisiche, sono molto soggettive.
Il supporto di uno psicologo può servire per esplorare la propria ansia o depressione come se queste fossero degli scatoloni che possono contenere oggetti di vario ordine, ognuno legato ad un ricordo, a situazioni che ancora si verificano, a persone importanti della nostra vita. Aprire queste scatole e farne l’inventario permette di rivalutare gli oggetti riposti, di spostarli, di cambiare nome alle scatole o addirittura di svuotarle ed eliminarle per sempre.
Si può intraprendere un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale anche in caso di precedenti esperienze terapeutiche fallimentari?
Assolutamente sì. E’ possibile costruire un percorso efficace, traendo spunto da bisogni e aspettative non soddisfatte, risultati da valorizzare, errori da non ripetere. A volte le esperienze terapeutiche risultano negative per mancanza di fiducia del paziente nei confronti del terapeuta o per inadeguatezza della terapia rispetto alla personalità e al problema del paziente. Ma a volte proprio in seguito questi fallimenti si può fare oro degli eventuali risultati ottenuti da precedenti terapie evitando, però, di riproporre metodi che non hanno funzionato.
La psicoterapia costa molto?
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha stabilito un tariffario con compensi minimi e massimi per singola seduta, consultabile sul sito ufficiale. Un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale mediamente si esaurisce in non più di 20 sedute.
La psicoterapia costa molto?
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha stabilito un tariffario con compensi minimi e massimi per singola seduta, consultabile sul sito ufficiale. Un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale mediamente si esaurisce in non più di 20 sedute.