Attacchi di panico

Cosa sono gli attacchi di panico

Gli attacchi di panico (detti anche crisi d’ansia) sono episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente. Sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi, quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.
Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un’esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, almeno la prima volta. E’ ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante.
Il singolo episodio, quindi, sfocia facilmente in un vero e proprio disturbo di panico, più per “paura della paura” che altro. La persona si trova rapidamente invischiata in un tremendo circolo vizioso che spesso si porta dietro la cosiddetta “agorafobia“, ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto, nel caso di un attacco di panico inaspettato.

Con la paura degli attacchi di panico diventa quindi pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus, aereo o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e così via.

L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo dei suoi attacchi di panico, costringendo spesso tutti i familiari ad adattarsi di conseguenza, a non lasciarlo mai solo e ad accompagnarlo ovunque, con l’inevitabile senso di frustrazione che deriva dal fatto di essere “grande e grosso” ma dipendente dagli altri, che può condurre ad una depressione secondaria.

SINTOMI

L’attacco di panico ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice (di solito entro 10 minuti o meno) e dura circa 20 minuti (ma a volte molto meno o di più).
I sintomi degli attacchi di panico tipici sono:

  • Palpitazioni/tachicardia
  • Paura di perdere il controllo o di impazzire (ad esempio, la paura di fare qualcosa di imbarazzante in pubblico o la paura di scappare quando colpisce il panico o di perdere la calma)
  • Sensazioni di sbandamento, instabilità (capogiri e vertigini)
  • Tremori fini o a grandi scosse
  • Sudorazione
  • Sensazione di soffocamento
  • Dolore o fastidio al petto
  • Sensazioni di derealizzazione (percezione del mondo esterno come strano e irreale, sensazioni di stordimento e distacco) e depersonalizzazione (alterata percezione di sé caratterizzata da sensazione di distacco o estraneità dai propri processi di pensiero o dal corpo)
  • Brividi
  • Vampate di calore
  • Parestesie (sensazioni di intorpidimento o formicolio)
  • Nausea o disturbi addominali
  • Sensazione di asfissia (stretta o nodo alla gola)
TRATTAMENTO

Considero gli attacchi di panico la massima espressione di un disturbo d’ansia.
Dopo una raccolta dettagliata di tutti i dati per capire come, quando, dove e magari anche perché, si verificano gli attacchi di panico, tratto il disturbo da attacchi di panico con la stessa metodologia con cui tratto i disturbi d’ansia e, quasi sempre, propongo al paziente delle sedute di terapia EMDR che si rivelano molto efficaci nella cura di tale disturbo perché si possono elaborare il primo e l’ultimo attacco di panico (il più antico e il più recente) come se fossero stati dei traumi, si desensibilizza l’emozione negativa legata a queste esperienze e, ciò che è più importante, la connotazione negativa di sé riferita agli attacchi (come impotenza, debolezza, incapacità di gestire le situazioni, etc.) viene sostituita da una positiva e reale che fortificherà la sicurezza del paziente e porrà fine alle crisi d’ansia e agli attacchi di panico.