Una giovane donna, di poco più di 30 anni, si presenta da me con una precisa richiesta: “voglio cancellare il mio passato”. Io le rispondo: “ah! Però temo non sia possibile…il passato non si può cancellare, ma si può provare a riguardarlo insieme. Magari scopriamo qualche dettaglio in più e da una diversa prospettiva potrebbe non essere più così inaccettabile e doloroso da ricordare. Se abbiamo un muro in casa che proprio non ci piace e che vorremmo abbattere, ma non possiamo perchè è portante, anzichè fare finta di non vederlo ogni volta che entriamo in casa…proviamo a dipingerlo con un colore che ci piace tanto, attacchiamoci dei quadri che non ci stancheremo mai di guardare, degli specchi particolari…abbelliamolo e rendiamolo unico e interessante, non per coprirlo ma per dargli un senso. Ogni volta che entreremo in casa sarà la prima cosa che vorremo vedere”.
Quindi cominciamo il percorso, ripercorriamo insieme il suo passato, con dolore, con fatica, lacrime, paure. Guardiamo il presente: la donna ha paura che il passato si ripeta proprio adesso che, forse, ha trovato la persona giusta; non vuole commettere errori, ha paura di lasciarsi scappare una grande occasione. I sogni, i ricordi, i deja vu le procurano moltissima ansia e spesso rimane in apnea. Con coraggio andiamo avanti, esploriamo minuziosamente momenti di grande dolore, le vergogne, i sensi di colpa, e scopriamo insieme nuovi significati di ciò che è successo. La donna cambia aggettivi per definire la persona che era ieri; diamo insieme un altro colore al suo passato, poi un altro, poi diversi colori. Riacquista la forza per affrontare il presente e il futuro con curiosità e serenità e scopre di essere stata molto forte anche in passato e non così debole come pensava e come le avevano fatto credere le persone che le stavano intorno. Non può più tornare la donna che è stata e non le fa più male ricordarla. Adesso è capace di rifiutare, di scegliere, sa quanto vale e non accetterà più situazioni umilianti o avvilenti. Decide di crescere e di non accettare il volere di chi la tiene ferma.
Questa donna, alla fine della terapia, cambia il tono di voce, non più infantile e flebile ma maturo e deciso. Impara a respirare. Decide da sola di concludere il nostro persorso e di continuare la sua strada senza il mio sostegno perchè sa di potercela fare.