Psicoterapia sistemica

La parola psicoterapia significa terapia, cura della psiche, realizzata dalla relazione d’aiuto tra psicoterapeuta e paziente. Perchè d’aiuto? Perchè il terapeuta ha come obiettivo quello di aiutare il paziente a risolvere un problema, che può essere un disagio psicologico, una sofferenza emotiva, uno stato di disorientamento di fronte ad un nuovo evento della vita, una sensazione di impasse. Si, ma come? Attraverso una comunicazione efficace in cui

  • l’ascolto attivo ed empatico del terapeuta permette al paziente di aprirsi, raccontare, ricordare, immaginare, dare dei significati emotivi alle proprie esperienze passate e presenti
  • il terapeuta guida il paziente in una lettura alternativa del proprio stato di disagio così da provocare un cambiamento e muovere il paziente da una condizione di staticità
  • il paziente trova, inseme al terapeuta, nuovi modi di pensarsi, pensare, relazionarsi e comunicare
  • il paziente acquisisce la capacità di decodificare le proprie emozioni e quelle altrui, riuscendo a dare una lettura emotiva a ciò che gli sta dentro e intorno.

Cos'è la psicoterapia sistemico-relazionale

A differenza degli altri approcci che si basano sull’individualità della persona, nella terapia sistemica l’individuo viene considerato una parte del tutto, che è appunto il sistema. Secondo la prospettiva sistemica, l’individuo è in grado di influire sul contesto, come il contesto influisce sull’individuo. Premesso questo, la persona che soffre viene inquadrata come “espressione” di un contesto a sua volta sofferente.

L’identità individuale viene considerata come frutto delle relazioni significative che la persona ha intrattenuto nel corso della sua vita; pertanto, un’ eventuale problematica non viene letta e trattata come caratteristica insita nell’individuo, ma come esito di esperienze relazionali.

Il malessere presentato dalla persona non costituisce un problema dell’individuo, ma un’espressione di disagio di uno dei sistemi di appartenenza che funziona male perchè caratterizzato da una nociva organizzazione e da comunicazioni errate e disfunzionali.

Viene solitamente privilegiata l’ottica familiare, ma le dinamiche disfunzionali possono collocarsi anche nel sistema coppia, nell’ambiente lavorativo, nel gruppo amicale, etc.

Il fine della terapia è quello di trovare modalità relazionali diverse con i sistemi di appartenenza. Il lavoro psicoterapeutico non è dunque prettamente rivolto al trattamento del sintomo presentato, ma allo studio delle situazioni relazionali che lo hanno generato.

Ogni sistema è un “sistema vivente”, organizzato secondo regole, ruoli e funzioni che determinano le interazioni e gli interscambi comunicativi, sia al suo interno che verso l’esterno.
In caso di terapie di coppia o familiari, compito del terapeuta è quello di intervenire sulle diversi parti del sistema, cercando di migliorare le sequenze comunicative tra i componenti e di ripristinare l’equilibrio della coppia o della famiglia.

In caso di terapie individuali l’attenzione viene comunque posta sulle relazioni dell’individuo, per intervenire sui modelli relazionali che generano sofferenza.